ELEZIONI EUROPEE 8-9 GIUGNO 2024 | VOTARE O NON VOTARE?
Come per le ultime politiche, anche per queste elezioni sono in tanti ad invitare al non voto o all’annullamento della scheda sostenendo che in tal modo l’Europa cadrà o si darà un segnale di cui si dovrà tenere conto.
La prima cosa da chiarire è che l’Europa non cadrà, anche se dovesse andare al voto una bassa percentuale di italiani, notoriamente astensionisti, e, cosa ancor più improbabile, di cittadini di tutti i Paesi membri (perché, lo ricordiamo, i parlamentari europei sono eletti da tutti i Paesi e non solo dall’Italia).
L’unico segnale che sarebbe preso in considerazione da quelle stesse Istituzioni che chi invita al non voto accusa di dispotismo e corruzione è il disinteresse degli italiani alla gestione politica nazionale ed internazionale.
Lo stesso accadrebbe se annullasse la scheda la maggioranza degli elettori italiani.
Questo non significa che non votare o annullare la scheda non sia una legittima scelta. Se tra i candidati della propria circoscrizione non vi sono persone che assicurino di lavorare per comuni obiettivi ed ideali condivisi è evidente che manchi la scelta. Ciò che conta è che la motivazione sia corretta e non determinata da una propaganda superficiale e qualunquista il cui risultato sarà solo quello di favorire i candidati dei partiti forti.
Dunque, se nella nostra circoscrizione abbiamo qualcuno di fiducia a cui affidare il voto, qualcuno che si impegni a portare avanti un programma per la difesa dei diritti umani e contro le discriminazioni e le politiche segregazioniste degli ultimi anni, non dovremmo perdere l’occasione di votarlo. Perché la sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme previste dalla Costituzione, tramite elezioni, perché il cambiamento lo si crea anche nelle cabine elettorali con la matita in mano.
