REPORT MORTALITA’ TOTALE IN ECCESSO ANNI 2021 E 2022 – Dati ufficiali dall’Italia e dal mondo

L’Associazione Umanità e Ragione, nel perseguimento della sua missione statutaria di tutela dei diritti umani, ha promosso la realizzazione di uno studio dal titolo “Mortalità totale in eccesso anni 2021 e 2022 – Dati ufficiali dall’Italia e dal mondo” (relazione e report allegati) volto ad approfondire il fenomeno dell’eccesso di mortalità generale a livello nazionale ed internazionale.

L’obiettivo era documentare l’eccesso di mortalità totale negli anni 2021-22 mediante il raffronto con il 2020 e la media del periodo 2015-19 utilizzando dati istituzionali: per l’Italia la fonte di riferimento è l’ISTAT, mentre per il raffronto con l’estero le fonti sono Eurostat, OCSE, Our World in Data ed EuroMoMo.

Le principali evidenze relative all’Italia sono:

  • Gli anni 2021 e 2022 registrano un eccesso di mortalità complessiva rispetto alla media storica del periodo 2015-2019, molto superiore alle normali fluttuazioni: l’eccesso di mortalità dell’anno 2022 è di 67.879 decessi, mentre la deviazione standard del quinquennio 2015-2019 è di 12.960 decessi.
  • Un recente rapporto ISTAT ha fornito i valori consolidati e aggregati per l’anno 2021[1], riportando un totale di decessi pari a 701.346; tale dato amplifica ulteriormente l’eccesso di mortalità nel 2022 rispetto al 2021, portandolo ad oltre 12.000 decessi.
  • Il 2021 rispetto al 2020 registra un notevole incremento della mortalità nelle fasce giovanili: bambini, giovani e adulti fino ai 44 anni. Un rilevante aumento di mortalità per tutte le cause rispetto al 2020 ha interessato anche la categoria degli adulti della fascia 55-59 anni e i grandi anziani.
  • Il 2022 registra una tendenza in aumento della mortalità generale, confermata dai primi mesi del 2023.
  • Il particolare andamento dei decessi in eccesso osservato nel 2021 e nel 2022, lineare e in progressivo aumento e l’esame dei dati internazionali portano ad escludere l’impatto di fenomeni stagionali, quali l’influenza, il freddo o il caldo e, dunque, smentisce le recenti affermazioni di ISTAT del “Report statistiche – Indicatori demografici del 2022”.

L’analisi della situazione europea rivela anch’essa come la mortalità registrata negli anni 2021 e 2022 per quasi tutte le fasce della popolazione sia in eccesso non solo rispetto alla media degli anni pre-pandemici ma, in molti casi, anche rispetto all’anno 2020.

Il raffronto tra l’Italia e gli altri Paesi UE ed extra UE consente, poi, di archiviare la tesi in base alla quale gli eccessi di mortalità negli anziani e nei fragili debbano essere imputati al mancato o non corretto funzionamento delle strutture sanitarie italiane, essendo un fenomeno che riguarda indistintamente Stati che godono tutti di una buona assistenza sanitaria.

L’evidente aumento di mortalità che si è verificato a livello internazionale negli anni 2021-2022 rispetto al 2020 non può neanche essere imputato alla Covid-19, che ha una incidenza bassissima sui decessi totali.

Lo studio è stato inviato alla Presidenza del Consiglio, alla Camera e al Senato, al Ministero della Salute, all’AIFA, all’Istituto Superiore di Sanità e all’ISTAT.

È stata richiesta la pubblicazione dei dati relativi alla mortalità generale con distinzione tra vaccinati e non vaccinati, cause di morte, sesso e fasce di età e l’eliminazione della pratica distorsiva di classificare come “non vaccinati” i soggetti deceduti nei 14 giorni successivi a ciascuna inoculazione.

Si è chiesto, inoltre, che le Istituzioni avviino a livello nazionale e locale ogni opportuna indagine al fine di individuare le cause del fenomeno registrato e a predisporre i mezzi e le risorse per arginarlo.

Salerno- Roma, lì 09/04/2023                                                                                               

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